Asia Ricordi di una Crisalide 1
Avevo 14 anni, ero un ragazzino carino e frequentavo il quarto ginnasio. Uno dei compagni aveva sempre biglietti ridotti per il cinema e li condivideva con gli altri. Io amavo i western ogni mercoledì. Nell'intervallo passavano la pubblicità e i trailer dei film dei giorni successivi. Il venerdì era la giornata dei film osè, la censura non permetteva quelli di oggi a luci rosse.
Quando compii 14 anni e i miei mi fecero fare il documento d'identità mi resi conto che potevo andarli a vedere. Visto che i trailer mi eccitavano decisi di fare il gran passo. Il venerdì, tra eccitato e intimidito, mi presentai alla cassa e, naturalmente, dovetti esibire il documento; così potei entrare nella sala dove, per il grande imbarazzo per essere al centro dell'attenzione dei pochi presenti, mi andai a sedere nell'ultima fila lungo il corridoio laterale.
Le luci si spensero e iniziò un film ambientato in un harem, con danze del ventre e simili, ed io cominciai a toccarmi. Non mi accorsi che mi si era seduto accanto un signore ben vestito se non quando mi disse "Vedo che questo film ti piace".
Mi sentii come il bambino colto con le mani nella marmellata.
"Non ti preoccupare," mi sussurrò all'orecchio "anche a me piace" evidenziando che anche lui si toccava.
Nel frattempo sullo schermo si comincivano vedere capezzoli e culi, e lui mi chiese se mi fossi mai toccato con i compagni. Io negai e lui mi disse che era molto bello e piacevole, e contemporaneamente mi pose la mano sul ginocchio. Mi piacque e lasciai fare, così iniziò a palparmi la coscia e a risalire verso l'inguine, sfiorandomi il pisello. Scivolai sul sedile favorendogli l'avvicinamento e allora lui si chinò sussurrandomi "Tocchiamoci insieme". E con una mano poggiata sul mio cazzo, con l'altra prese la mia mano e me la poggiò sulla sua coscia, dicendomi di risalire.
Ero confuso, mi sentivo arrossire, e iniziai ad andare verso l'alto.
Rimasi sorpreso quando al posto della stoffa trovai un bastone duro, caldissimo e vellutato.Lo acchiappai con gusto e lui mi disse di accarezzarlo con la mano.
Il film non mi interessava più e cominciai a far scorrere la mano chiusa attorno a quel bastone, Sentivo che si muoveva a s**tti mentre lui emetteva gemiti di piacere fino a quando mi sborrò sulla mano tanta crema calda.
Mi prese la mano bagnata, se la portò alla bocca e con la lingua la pulì completamente, poi si richiuse i pantaloni e mi chiese se mi fosse piaciuto. Al mio sì mi ivitò a tornare l'indomani promettendomi che mi avrebbe pagato il biglietto e offerto un gelato. Ancora eccitato e confuso accettai, ma non avevo visto nel cinema venditori di gelati ..................
Quando compii 14 anni e i miei mi fecero fare il documento d'identità mi resi conto che potevo andarli a vedere. Visto che i trailer mi eccitavano decisi di fare il gran passo. Il venerdì, tra eccitato e intimidito, mi presentai alla cassa e, naturalmente, dovetti esibire il documento; così potei entrare nella sala dove, per il grande imbarazzo per essere al centro dell'attenzione dei pochi presenti, mi andai a sedere nell'ultima fila lungo il corridoio laterale.
Le luci si spensero e iniziò un film ambientato in un harem, con danze del ventre e simili, ed io cominciai a toccarmi. Non mi accorsi che mi si era seduto accanto un signore ben vestito se non quando mi disse "Vedo che questo film ti piace".
Mi sentii come il bambino colto con le mani nella marmellata.
"Non ti preoccupare," mi sussurrò all'orecchio "anche a me piace" evidenziando che anche lui si toccava.
Nel frattempo sullo schermo si comincivano vedere capezzoli e culi, e lui mi chiese se mi fossi mai toccato con i compagni. Io negai e lui mi disse che era molto bello e piacevole, e contemporaneamente mi pose la mano sul ginocchio. Mi piacque e lasciai fare, così iniziò a palparmi la coscia e a risalire verso l'inguine, sfiorandomi il pisello. Scivolai sul sedile favorendogli l'avvicinamento e allora lui si chinò sussurrandomi "Tocchiamoci insieme". E con una mano poggiata sul mio cazzo, con l'altra prese la mia mano e me la poggiò sulla sua coscia, dicendomi di risalire.
Ero confuso, mi sentivo arrossire, e iniziai ad andare verso l'alto.
Rimasi sorpreso quando al posto della stoffa trovai un bastone duro, caldissimo e vellutato.Lo acchiappai con gusto e lui mi disse di accarezzarlo con la mano.
Il film non mi interessava più e cominciai a far scorrere la mano chiusa attorno a quel bastone, Sentivo che si muoveva a s**tti mentre lui emetteva gemiti di piacere fino a quando mi sborrò sulla mano tanta crema calda.
Mi prese la mano bagnata, se la portò alla bocca e con la lingua la pulì completamente, poi si richiuse i pantaloni e mi chiese se mi fosse piaciuto. Al mio sì mi ivitò a tornare l'indomani promettendomi che mi avrebbe pagato il biglietto e offerto un gelato. Ancora eccitato e confuso accettai, ma non avevo visto nel cinema venditori di gelati ..................
7 years ago